Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico
MADONNA DI MONTICHIARI

13 luglio, giorno di particolare devozione per i consacrati

Per il 13 luglio la Madonna ha chiesto una particolare devozione a beneficio specialmente delle anime consacrate che tanto offendono il Signore. Tale richiesta è stata avanzata il 13 luglio 1947 a Pierina Gilli, la «piccola» veggente di Montichiari, le cui apparizioni sono ancora materia di studio della Chiesa.

Ecclesia 12_07_2022
Maria Rosa Mistica

Per il 13 luglio la Madonna ha chiesto una particolare devozione a beneficio specialmente delle anime consacrate. Tale richiesta è stata avanzata a Pierina Gilli, la «piccola» veggente di Montichiari, il 13 luglio 1947. Eravamo ancora all’inizio dell’imponente ciclo di rivelazioni private, oggi materia di studio della Chiesa, di cui danno notizia i Diari della veggente e che occuparono un arco significativo della sua vita a partire dal dicembre 1944, quando aveva 33 anni, fino alla morte nel 1991.

La prima visita della Vergine risale alla notte fra il 23 e il 24 novembre 1946. In quell’occasione Pierina, ospite delle suore Ancelle della Carità, la vede silenziosa con tre spade conficcate nel petto: vestita di viola e con un candido velo che le copre il capo, pronuncia in pianto solamente tre parole: «Preghiera, sacrificio, penitenza». La sua seconda venuta, a seguito di molti fatti straordinari, si registra il 1° giugno 1947. Nelle stesse fogge della volta precedente e con le lame che la trafiggono ancora ben visibili, l’Addolorata rimane in silenzio.

Le spiegazioni le dà l’allora beata, poi santa, Maria Crocifissa Di Rosa, che dal Cielo ha accompagnato la Madre di Dio. È alla fondatrice delle Ancelle della Carità, vissuta nel XIX secolo, che è stato affidato, infatti, il compito di preparare Pierina alle apparizioni della Madonna e di Gesù, esattamente come toccò farlo a san Gabriele dell’Addolorata con Gemma Galgani. La Di Rosa spiega per prima cosa alla veggente, reduce da una drammatica visione dell’Inferno popolato da anime religiose, che ciò è stato permesso in riparazione alle offese che il Signore riceve da tante persone consacrate e per farle conoscere la gravità del peccato, tale da causare loro la pena infernale. A questo punto la fondatrice dice a Pierina che il Cielo desidera che nel suo istituto si torni alla vera fede e alla pratica della pietà così che ogni comunità che lo compone diventi come un mazzo di rose degno di essere presentato alla Madre di Gesù.

In concreto, la Madonna, mediante suor Maria Crocifissa, chiede che in ogni comunità delle Ancelle ci siano tre suore che si offrano come mistiche rose: «Prima, rosa bianca, cioè spirito di preghiera per riparare le offese che danno a Nostro Signore le religiose che tradiscono la vocazione. Seconda, Rosa rossa, spirito di sacrificio per riparare le offese che danno a Nostro Signore le religiose che vivono in peccato mortale. Terza, Rosa gialla oro, cioè spirito di immolazione totale per riparare le offese che danno a nostro Signore i sacerdoti Giuda, e in particolare per la santificazione dei sacerdoti». A Pierina verrà spiegato anche che «i Giuda» sono quei sacerdoti che tradiscono Gesù proprio come Giuda e che queste tre rose, coltivate nella preghiera, nel sacrificio e nella penitenza «saranno quelle che faranno cadere le tre spade dai Cuori Santissimi di Gesù e Maria».

La Gilli, per quanto può, fa sue le raccomandazioni della Madonna, desiderosa di corrispondere con la sua vita alla croce del Signore per la salvezza delle anime consacrate. E, forse, è già solo per premiare questo suo generoso impegno se nella successiva apparizione del 13 luglio, quella che più ci interessa ai fini di questo discorso, la Madonna le appare non più dolorosa, ma nel bagliore delle vesti candide e con le tre rose descritte – la bianca, la rossa e la giallo oro – sfavillanti sul petto. Nell’occasione illustra la nuova devozione che non riguarda solamente le Ancelle ma viene estesa a tutte le Congregazioni religiose e ai Sacerdoti diocesani.

Tentiamo un resoconto di questa apparizione, che sempre nei Diari è descritta minuziosamente. Intorno alle 4 del mattino del giorno 13, dopo la Recita del Rosario con le suore Ancelle, «ecco d’un tratto apparire in mezzo a una fulgentissima luce una bellissima Signora, vestita di bianco, come di raso finissimo che nello splendore della luce aveva riflessi argentei, un manto pure bianco fissato sotto la gola come da un gancio invisibile, le scendeva dal capo ai piedi lasciando intravedere sulla fronte qualche ciuffetto di capelli color castano chiaro. Il bordo del manto era finemente ricamato in oro. Appena io vidi la bella Signora non potei trattenermi dall’esclamare a voce alta e più volte: “Oh! Come è bella!”». Pierina dice che in quei frangenti avrebbe voluto che la Madonna la prendesse con sé e la portasse in Paradiso e che, benché l’avesse riconosciuta, le domandò di presentarsi: «Ella mi rispose: “Io sono la Madre di Gesù e la Madre di tutti voi”».

Seguì una visione simbolica: «Aperse allora le braccia e con esse il manto a mostrarmi che le tre spade confitte al cuore non vi erano più». Pierina le vide ora «per terra, ai piedi della Madonna e tra i piedi e le spade vidi delle rose bianche, rosse, gialle, che si diramavano intorno alla Madonna formando una nicchia tutta di rose.  E la Vergine Santissima mi disse: “Nostro Signore mi manda per portare una nuova devozione mariana in tutti gli Istituti e Congregazioni religiose, maschili e femminili, e anche ai Sacerdoti secolari”».

Qui, negli appunti, la veggente interrompe momentaneamente il messaggio della Madonna, rivelando di averle chiesto il significato a lei sconosciuto di «sacerdoti secolari»… e proprio questo inciso, insieme ad altri spunti presenti negli scritti di Pierina, ha permesso a uno studioso scrupoloso delle apparizioni di Montichiari qual è stato il biblista Enrico Rodolfo Galbiati di rilevare il candore della veggente e l’autenticità non precostituita dei suoi dialoghi celesti.

Ma ecco, per la voce di Maria, il contenuto della nuova devozione: «Desidero che il giorno 13 di ogni mese sia la “giornata mariana”, alla quale siano premesse preghiere speciali di preparazione per 12 giorni». Si fece triste e spiegò: «Tale giornata deve essere di riparazione per le offese commesse contro nostro Signore dalle anime consacrate che con le loro colpe fanno penetrare nel mio cuore e nel cuore del mio divin Figlio tre pungenti spade». Poi tornò sorridente e aggiunse: «In tal giorno farò scendere sugli istituti o congregazioni religiose che mi avranno onorata abbondanza di grazia e santità di vocazioni. Tale giorno sia santificato con particolari preghiere, quali la santa Messa, la santa Comunione, il Rosario, l’ora di adorazione».

Quindi, con riferimento al giorno prescelto per l’apparizione: «Desidero che il giorno 13 luglio di ogni anno sia festeggiato da ogni istituto, che in ogni congregazione o istituto religioso ci siano anime che vivono con grande spirito di preghiera, per ottenere che nessuna vocazione venga tradita. Desidero pure che vi siano altre anime che vivano di generosità e amore ai sacrifici, alle prove, alle umiliazioni, per riparare le offese che riceve nostro Signore dalle anime consacrate che vivono in peccato mortale. E desidero, infine, che altre anime immolino totalmente la loro vita per riparare i tradimenti che riceve nostro Signore dai sacerdoti Giuda». Mentre la Vergine parlava Pierina vide ravvivarsi a turno le tre rose che Lei portava in seno.

È bene specificare, riguardo alla ricorrenza del giorno 13 di ogni mese, che la Madre di Dio ha anche spiegato alla Gilli di essere venuta a Montichiari in continuità con Fatima: là, in Portogallo, per mostrare il suo Cuore Immacolato all’umanità intera ormai dimentica di Dio; qui, in terra bresciana, proprio per riproporlo alla venerazione dei tanti consacrati che si sono persi e continuano a perdere il senso della propria vocazione. In merito alle Ancelle, la Madonna svelò: «Ho scelto questo Istituto per primo, perché la fondatrice Di Rosa ha infuso nelle sue figlie lo spirito di carità, così che queste sono come tante roselline, simbolo di carità. Ecco perché mi presento circondate da un roseto». Una spiegazione che ci conferma, con san Paolo, che il giudizio di Dio su ciascuno di noi sarà parametrato sull’amore donato.

Suggello dell’apparizione fu una promessa di bene per quanti avessero accolto il suo appello, «ravvivando il primitivo spirito dei santi fondatori»: «L’immolazione di queste anime otterrà dal mio materno Cuore la santificazione di questi ministri di Dio e abbondanza di grazie sulle loro congregazioni. Desidero che questa mia nuova devozione sia estesa a tutti gli istituti religiosi». E ancora: «Prometto a quegli istituti religiosi o congregazioni che più mi onoreranno, che saranno da me protetti, e avranno maggior fioritura di vocazioni e meno vocazioni tradite, meno anime che offendono il Signore col peccato grave, e grande santità nei ministri di Dio»...

Il messaggio del 13 luglio 1947, iniziato con la manifestazione: «Io sono la Madre di Gesù, la Madre di tutti voi», termina con lo svelamento del titolo che da questo momento imprime alla mariofania di Montichiari e Fontanelle il carattere che le è proprio: «Dirai ai reverendi superiori che il titolo della nuova devozione alla Vergine Maria è “Rosa Mistica”, la vera e propria Madonna delle anime religiose». Per ognuna di queste anime che si trovi nello sconforto Maria è discesa dal Paradiso in questo luogo per mostrare il suo cuore di Madre del Corpo mistico, della Chiesa che, nonostante tutte le cadute e le mancanze dei suoi figli, con Cristo un giorno trionferà.