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a cura di Stefano Fontana

La legalizzazione

Uruguay, approvata l’eutanasia. La condanna dei vescovi

L’Uruguay è diventato il primo Paese del Sud America a legalizzare l'eutanasia con un voto favorevole del Parlamento. I vescovi hanno pubblicato una dichiarazione di condanna.

Dottrina sociale 18_10_2025

Il processo di secolarizzazione sembra intenzionato ad aggredire l’America Latina con passo sempre più spedito. Il 15 ottobre 2025, il Senato dell’Uruguay ha approvato la legge che autorizza l'eutanasia per le persone di età superiore ai 18 anni affette da malattie croniche, ritenute incurabili e irreversibili, accompagnate da sofferenze considerate insopportabili. L'iniziativa ha ricevuto 20 voti favorevoli e 11 contrari. L'Uruguay è il primo Paese del Sud America a legalizzare l'eutanasia con un voto favorevole del Parlamento.

Il giorno successivo, 16 ottobre, i vescovi del Paese hanno emanato una dichiarazione di condanna. Essi fanno presente che in Uruguay si riscontra «un alto tasso di suicidi e gravi difficoltà nell'affrontare i problemi di salute mentale», sicché possono essere purtroppo molte le persone passibili di essere influenzate dalla nuova «cultura della morte» espressa da questa legge. Chiariscono anche cosa significhi veramente morire con dignità: «Morire con dignità significa morire senza dolore o altri sintomi scarsamente controllati; morire nel suo tempo naturale, senza che la vita venga inutilmente abbreviata o prolungata; morire circondato dall'amore della famiglia e degli amici; morire con l'opportunità di essere adeguatamente informato, scegliendo, se possibile, il luogo (ospedale o casa) e partecipando a tutte le decisioni importanti che lo riguardano; morire con il sostegno spirituale di cui si ha bisogno».

Il 4 aprile 2025, i vescovi erano già intervenuti nella discussione sul progetto di legge sull’eutanasia con un ampio documento dal titolo “Affrontare la fine della vita con amore”.

Stefano Fontana