• PARLA L'EX PM PENNISI

    L'eskimo in Procura e quelle indagini ignorate sul Pd

    Le parole di Pennisi, ex pm di Aemilia, fanno tremare il Pd: le sue indagini sulle infiltrazioni tra 'Ndrangheta e politica in Emilia vennero accantonate. E alla Bussola conferma: «Erano pronte le richieste di custodia cautelare, ma andò avanti la linea del pm Mescolini, che non era esperto di Antimafia» e poi da procuratore fu trasferito per incompatibilità e "amicizia" col Pd.

    • IL CASO

    Schlein, anche per l’oblio la sinistra usa il doppiopesismo

    Riaffiorano sul Web vecchi post al veleno della neoeletta segretaria del Pd, diretti anche contro coloro che ne hanno favorito la vittoria alle primarie. Ma la sinistra, anche per oblio e gogna mediatica, usa due pesi e due misure: se il caso riguarda gli avversari, attacca; se imbarazza i propri ambienti, sorvola.

    • dove va il pd

    Populismo e woke: la "svolta" Schlein è trasformismo

    L'elemento più rilevante nella vittoria della Schlein sta nel fatto che la sua candidatura è stata sostenuta da una parte considerevole della classe dirigente Pd. La “svolta” in realtà è stata un'operazione pilotata dall'alto, frutto di un calcolo: nelle democrazie occidentali lo spazio per una forza socialdemocratica si va sempre più esaurendo a vantaggio di forze apertamente populiste, volte a rappresentare la consistente parte di società instabile, precaria e improduttiva.
    - PIACERÀ AI CATTOLICI EVANESCENTI, di Stefano Fontana 

    • LA NUOVA LEADER

    Elly Schlein vince le primarie, ma il PD è spaccato

    Vince a sorpresa Elly Schlein. Bonaccini, il favorito in questa competizione per la leadership del Pd, concede la sconfitta. Ora i Dem slitteranno ulteriormente a sinistra, aprendo la strada ad una nuova alleanza con il Movimento 5 Stelle. Il partito è però diviso, l'affluenza al voto è stata bassa. E il suo ruolo politico pare veramente esaurito.

    • VERSO LE REGIONALI

    Primarie nel PD, tra finte tessere e accuse di brogli

    Volano gli stracci nel PD, fra i candidati nelle primarie alla guida del partito e le loro correnti. Accuse reciproche di brogli elettorali e tesseramenti di massa, come ai tempi della prima repubblica. Che fosse una guerra di puro potere priva di qualsiasi elemento democratico lo si era capito da subito. 

    • IL CASO

    L’icona della Sacra Famiglia e le bugie abortiste

    Cgil e Pd chiedono che un’icona della Sacra Famiglia venga rimossa dal reparto di ostetricia dell’Ospedale Civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia. Perché? Offenderebbe le donne che vogliono abortire o hanno abortito. E giù i soliti luoghi comuni su laicità e obiezione. Ma Gesù e i suoi genitori sono i migliori a dare aiuto. In più, le leggi e i dati smentiscono le parole degli abortisti.

    • strabismo democratico

    Il Qatargate fa tremare il Pd e imbarazza i media

    Panzeri inizia a "cantare" e la sua commercialista è stata arrestata. All'epoca di Tangentopoli uno scandalo simile a quello legato ai "soldi del Qatar" avrebbe tenuto banco su giornali e tv, che oggi invece balbettano perché smonta definitivamente il mito della diversità morale dei post-comunisti. L'"operazione verità" ciclicamente invocata non sembra valere per loro.

    • TRAMONTI POLITICI

    Fine dei vecchi partiti. De Benedetti liquida il Pd

    Due partiti sono usciti da queste elezioni con le ossa rotte: il Pd e Forza Italia. Nella sua intervista rilasciata al Corriere della Sera, la tessera numero 1 del Pd, Carlo De Benedetti, di fatto suggerisce di liquidare il partito. E per la Lombardia dichiara di preferire la candidatura di Letizia Moratti. Forza Italia, invece, si spacca in Sicilia. 

    • L’IPOCRISIA

    Decreto rave, da che pulpito la sinistra invoca “libertà”?

    Pd e 5 Stelle si scagliano contro il decreto sui rave party, parlando di pericolo per la libertà di espressione e riunione. In realtà, serviva un argine normativo. Ed è singolare che la critica al Dl venga da chi ha calpestato le libertà fondamentali in nome dell’idolatria sanitaria.

    • L’IDEOLOGIA NUOCE

    La gaffe di Serracchiani, segno di una sinistra irrealista

    Le parole-autogol di Debora Serracchiani su Giorgia Meloni e le donne rivelano l’incapacità della sinistra di riconoscere la realtà. Come ogni ideologia, anche quella progressista, propria di Letta e compagni, prevede di fare la lotta al reale. E ciò avviene in tanti modi.

    • ESCALATION INCENDIARIA

    Piromani democratici: c'è un brutto clima da Sinistra

    Il gioco pericoloso di un PD, che fomenta l'incitamento all'odio. La Sinistra, negli Usa come in Italia, incendia le polveri, adotta attacchi verbali inauditi ed infine accusa gli avversari di essere aggressivi. Le campagne diffamatorie contro Fontana e le scritte minatorie per La Russa sono figlie delle connivenze Dem con le ideologie Lgbtq, eutanasiche e abortiste imbracciate dalle sinistre globaliste.

    • STRATEGIE

    Covid e no vax, trappola Pd per il Centrodestra

    Leggendo il programma della coalizione Berlusconi-Salvini-Meloni si ottiene l'impressione che su green pass, futuri lockdown e vaccinazioni non vi sia una differenza con il centrosinistra. Per questo il Pd getta lo stigma no vax sulla destra: per ridurre la possibilità che la coalizione nemica si faccia condizionare dal radicalismo dei partitini antisistema, sui quali essa non vorrà certo appiattirsi.