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a cura di Stefano Chiappalone

Amoveatur sed non promoveatur

Spadaro, Carballo e l'Università Urbaniana

Lo spin doctor papale in Curia, ma senza zucchetto (come pure si ipotizzava); il segretario del Dicastero per la Vita Consacrata "promosso" a una diocesi non di primo piano. E l'ateneo missionario è affidato a un delegato papale.

Borgo Pio 15_09_2023

Due nomine significative e un decreto ieri nel consueto bollettino della Santa Sede, che riguardano mons. Carballo, padre Spadaro e la Pontificia Università Urbaniana.

Partiamo da quest'ultima, affidata a un delegato pontificio nella persona del prof. Vincenzo Buonomo (già rettore della Lateranense), cui il Papa conferisce  «anche l’autorità e i poteri di Rettore Magnifico». Si direbbe un commissariamento. Il prof. Buonomo «eserciterà il suo mandato in accordo con il Gran Cancelliere e i Superiori della Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l’Evangelizzazione, riferendo direttamente a me [ovvero al Santo Padre, ndr] per le questioni di maggiore rilevanza».

Mons.  José Rodríguez Carballo, O.F.M. lascia la Curia e torna in Spagna: il Papa lo ha nominato arcivescovo coadiutore di Merída-Bajadoz, «trasferendolo dalla Sede titolare di Belcastro e dall’ufficio di Segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica», dove comunque continuerà a svolgere le sue funzioni fino al 31 dicembre 2023. Il detto promoveatur ut amoveatur (promuovere per rimuovere) non sembra particolarmente aderente a questa nomina: la rimozione c'è (dal Dicastero), ma è più difficile vedere una promozione per una diocesi di 600mila abitanti. Certo, questo pontificato insegna che anche la geografia ecclesiastica è relativa.

Nomina in Curia per padre Antonio Spadaro che lascia la direzione de La Civiltà Cattolica al venezuelano Nuno da Silva Gonçalves (primo direttore non italiano della storica rivista dei Gesuiti). Spadaro  viene nominato Sotto-Segretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione. L'inizio del mandato sarà il 1° gennaio 2024, quando «il Religioso» prenderà possesso dell'incarico. Ma senza mitra e pastorale, malgrado le ipotesi ricorrenti fino a poco prima della nomina, riportate dal Sismografo e peraltro del tutto credibili per una figura così vicina a Francesco sin dall'inizio del pontificato. Tutte le ipotesi sono aperte, da un effetto avverso dei malumori innescati dall'esegesi del gesuita sulla Cananea, a una fase di luna calante, stando a quanto scrive Franca Giansoldati, cioè che «il feeling tra Spadaro e Santa Marta si era un po' appannato». E senza escludere che quel posto da Sotto-Segretario sia in fondo provvisorio, in attesa che placati eventuali e ipotetici clamori e malumori, lo spin doctor papale venga promosso a un incarico superiore e alla pienezza del sacerdozio. Si sa, certi feeling non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano...