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Parigi

Memoriale LGBT

Inaugurato a Parigi un memoriale a forma di bacchetta magica. L'omosessualismo e il transessualismo diventano fenomeni epici.

Gender Watch 21_05_2025

A Parigi è stato inaugurato dal sindaco Anne Hidalgo un memoriale dal titolo Ai dimenticati dedicato alle vittime LGBT della storia. Si tratta di una installazione a forma di stella con una bacchetta infissa nel terreno dal peso di tre tonnellate: una enorme bacchetta magica. Da notare che la bacchetta a forma di stella è un gadget spesso usato dagli omosessuali e transessuali nelle parate dei Pride: sta a significare l'asserita magia della loro condizione e l'avvenuta trasformazione.

Il sindaco ha così presentato il memoriale: «La storia è lì per permetterci di preparare il futuro, di evitare il peggio e soprattutto di produrre il meglio. Questa storia ci obbliga nei confronti del futuro. Era molto importante che il riconoscimento di questa storia e l’obbligo che ci grava per il futuro fossero impressi in modo forte, simbolico, ma anche concreto in una città come Parigi. Riconoscere significa dire ‘questo è successo’ e dire ‘non vogliamo che accada di nuovo’. Dobbiamo lottare contro la negazione e la banalizzazione. Oggi ci sono venti contrari potenti ed estremamente pericolosi che vorrebbero negare questo tipo di diversità».

L’installazione dal punto di vista artistico è la solita banalità post-moderna, tanto ingombrante quanto insignificante, che necessita di essere spiegata perché incapace da sola di comunicare il pensiero dell’artista e perché, poi,  di suo vuota di contenuti. E così hanno dovuto mettere una targa che spiegasse cosa mai rappresenti questa bacchetta magica: «Infissa nel terreno, questa bacchetta non è (solo) magica. Come un ricordo che vorremmo seppellire, una parte di memoria dimenticata, emerge dalla terra per chiamarci a ricordare. Prerogativa delle fate, la bacchetta stellata offre un lato in acciaio inossidabile nero opaco e un lato a specchio, evocando tanto i momenti bui della Storia quanto la speranza e la luce. Inclinandosi verso i visitatori, l’ombra che proietta può apparire come un rifugio e come una minaccia che la Storia si ripeta».

Vi sono altri memoriali LGBT sparsi per il mondo. In Italia il primo fu realizzato a Bologna nel 1990, poi Roma 30 anni fa, nel 2005 a Trieste e nel 2011 a Napoli.

Questi memoriali ci fanno capire a cosa punta la narrativa LGBT: l’omosessualismo e il transessualismo devono diventare fenomeni epici, con le loro vittorie e sconfitte, con i  loro eroi e le loro vittime. Omosessuali e transessuali come le persone di colore che erano state messe in catene, come i soldati di una nazione che, uccisi nell’adempimento del loro dovere, meritano un memoriale ai caduti.