Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Eliseo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La verità come fondamento della parola

Il vostro parlare sia: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno (Mt 5,37)

Schegge di vangelo 14_06_2025 English Español

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno». (Mt 5,33-37)

Gesù richiama i discepoli a una sincerità profonda, che va oltre le formule esterne come i giuramenti. Giurare è una pratica comune per garantire la veridicità di ciò che si afferma. Gesù invita a una coerenza ancora più radicale: la parola di un cristiano deve essere affidabile sempre. La sua parola deve essere chiara, semplice e onesta: un "sì" deve significare sì, un "no" deve significare no. Ogni esagerazione o aggiunta che cerca di giustificare o enfatizzare ciò che diciamo rischia di portarci lontano dalla verità e aprire la porta all’inganno. Questo insegnamento ci interpella a riflettere su quanto siamo sinceri nelle nostre parole e nella nostra testimonianza quotidiana. Riesci a essere sempre sincero nelle tue parole senza bisogno di ricorrere a giri di parole o bugie vere e proprie? Sei fedele alla parola data? Hai restituito tutte le cose che hai ricevuto in prestito nella tua vita?