La moralità della memoria e la trappola dei ricordi
La memoria è sorgente della possibilità di agire per un bene. Non si deve cadere però nella trappola di vivere nei ricordi del passato. Esempi dalla letteratura.
Quale ruolo riveste la memoria nella vita dell’uomo? «Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla – ora soltanto – per la prima volta», scrive Cesare Pavese nel Mestiere di vivere, diario di riflessioni esistenziali e culturali.
La memoria è sorgente della moralità, ovvero della possibilità di agire per un bene. Ne I promessi sposi, nella sua peregrinazione lontano dal paese natio, nei momenti più bui, più volte Renzo si dimentica delle trecce nere e della barba bianca, ovvero di Lucia e di fra Cristoforo, e rischia per questo anche di essere condannato a morte. Diversamente accade a Lucia: la memoria permea per lei il presente rendendolo vitale. Non si deve cadere però nella trappola di vivere nei ricordi del passato.

