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UE E SOROS

Ingerenze indebite nelle elezioni presidenziali in Polonia

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Secondo turno delle presidenziali in Polonia, domenica prossima, si sfideranno il conservatore Karol Nawrocki e il liberal Rafał Trzaskowski. Commissioni Usa denunciano ingerenze della sinistra americana, Obama e Soros inclusi, a favore del liberal.

Esteri 30_05_2025
Karol Nawrocki (La Presse)

Si avvicina il secondo turno di votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica di Polonia, carica sinora ricoperta dal cattolico e moderato Andrzej Duda che ha impedito alla compagine di sinistra liberale al governo, guidata da Donald Tusk, di approvare leggi a favore della ideologia Lgbt, liberalizzazione dell’aborto e del matriomonio gay e distruggere completamente lo ‘stato di diritto’ del paese, azzerando la separazione dei poteri.

A pochi giorni dal voto decisivo e storico di domenica prossima, che vedrà il liberal abortista e pro Lgbt Rafał Trzaskowski ed il conservatore cattolico Karol Nawrocki, contendersi l’elezione, ancora una volta, dopo che lo avevano fatto diversi membri della Commissione Giustizia nelle scorse settimane, sono i parlamentari del Congresso Usa, stavolta della Commissione Esteri a scrivere una lettera di forte preoccupazione all'Unione Europea per esprimere preoccupazione per il fatto che «Obama, Soros e la sinistra globalista stanno cercando di truccare le elezioni presidenziali in Polonia» a favore del candidato liberal, allineato al governo, Rafał Trzaskowski, contro il suo rivale conservatore, Karol Nawrocki.

La lettera, inviata martedì 27 maggio alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è firmata da otto membri del Congresso, tra cui Brian Mast, presidente della commissione per gli Affari Esteri della Camera. Nel testo si esprime la «profonda preoccupazione per i presunti sviluppi in Polonia che potrebbero minare l'integrità del processo democratico» in vista del ballottaggio delle elezioni presidenziali di domenica tra Trzaskowski e Nawrocki, come ad esempio si legge nella missiva: una recente serie di annunci elettorali su Facebook, probabilmente finanziati dall'estero, che favoriscono Trzaskowski e attaccano Nawrocki; le notizie secondo cui le organizzazioni dietro gli annunci sarebbero collegate alla Open Society Foundations di George Soros e al Partito Democratico statunitense ed il viaggio “elettorale” in Polonia dell’ex Presidente Barack Obama a pochi giorni dal voto del primo turno.

Tutto ciò, come anche noi abbiamo descritto da tempo, mentre «il governo del primo ministro Donald Tusk si è rifiutato di ottemperare a un'ordinanza del tribunale che gli imponeva di erogare fondi pubblici al partito di opposizione Legge e Giustizia (PiS)...Trattenendo questi fondi, l'amministrazione Tusk sembra tentare di paralizzare la capacità del PiS di competere lealmente alle elezioni presidenziali», violando lo stato di diritto. 

Nel frattempo e al di là delle due enormi manifestazioni a favore di ciascun candidato che si sono svolte domenica scorsa, si riunisce l’intero schieramento cattolico e conservatore del paese. Così, Karol Nawrocki, ha firmato una dichiarazione in otto punti presentata dall'ex rivale e rappresentante della destra di Kofereracja, Sławomir Mentzen, consolidando il voto conservatore prima del voto finale. La dichiarazione, presentata durante un evento trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di Mentzen, comprende l'impegno a opporsi all'aumento delle tasse, a impedire l'invio di truppe polacche in Ucraina e a bloccare l'adesione dell'Ucraina alla Nato. Il candidato Sławomir Mentzen, si era classificato terzo al primo turno delle elezioni, ottenendo un sorprendente 14,8% dei voti. Allo stesso tempo, l'eurodeputato sovranista polacco Grzegorz Braun che aveva ottenuto al primo turno oltre il 6% dei voti con il neonato partito “Confederazione della Corona Polacca”, ha dichiarato anch’egli il proprio sostegno convinto a Karol Nawrocki, chiedendo ai propri sostenitori di impegnarsi per evitare che venga eletto il candidato della "sinistra unita", Trzaskowski che «rappresenta i verdi, l'arcobaleno, il candidato degli eurofederalisti e dei devianti, il candidato dell'aperto tradimento nazionale».

L’appoggio di tutti i conservatori e l’impegno serio e convinto di tutti i candidati dei cattolici potrebbe fare la differenza in un'elezione molto combattuta, con i recenti sondaggi che indicano un testa a testa in vista del voto del 1° giugno. 

Il sindaco liberale di Varsavia, Rafał Trzaskowski, candidato del partito di governo polacco Piattaforma Civica (PO), ha vinto di pochissimo (31.36%) il primo turno delle elezioni presidenziali del 18 maggio, distanziando di una manciata di voti Karol Nawrocki (29.54%). Le elezioni, lo abbiamo sperimentato più volte in Italia, non si vincono nelle addizioni e sottrazioni di sigle a tavolino, però c’è una speranza concreta che il fronte dei conservatori e cattolici polacchi possa ottenere la vittoria nella elezione più importante per la Polonia dalla caduta del regime comunista nel 1989 e dalle prime elezioni del 1991. 

Domenica avremo il delicato verdetto, nel frattempo registriamo tre fatti: le nostre preoccupazioni sono state riprese e confermate da autorevoli membri di due Commissioni parlamentari del Congresso Usa; il silenzio sempre più tombale in cui è rinchiusa la Commissione riguardo alle violazioni dello ‘stato di diritto' e le interferenze straniere (occidentali) nelle elezioni di paesi europei, mostra una semplicità inaudita; i prossimi e ultimi giorni prima del voto vedranno le lobbies liberals, abortiste, Lgbt e dell’ establishment globalista, compiere ogni tentativo possibile di manipolazione elettorale. ReutersPolitico hanno già iniziato la narrazione del pericolo di una “estrema destra” che violerà lo ‘stato di diritto’ in Polonia, come in Romania, si ribalta la realtà condizionando il voto dei polacchi all’estero che, ad oggi sarebbero oltre 695 mila, un record storico, secondo  le autorità.