Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

SCHEGGE DI VANGELO

Il vero culto

Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi (Mc 7, 13)

Schegge di vangelo 11_02_2020 Español

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte». (Mc 7, 1-13)


L’offerta dell’uomo più gradita a Dio è quella del proprio cuore, in cui la volontà di ognuno di noi decide liberamente di ascoltare anzitutto la volontà divina, anteponendola al proprio effimero e miope tornaconto, cercando di metterla in pratica. Ogni atto di culto deve essere svolto a tal fine e contenere tale insegnamento. Quando, invece, il culto è vissuto autonomamente dal suo fine principale, la partecipazione viene percepita come un peso. Gesù, aiutaci a vivere il senso originario della tradizione e del culto, che devono comunque essere sottomessi ai desideri di Dio e a questi orientati.