Giubileo della Consolazione: il Papa benedice gli Agnus Dei
I fedeli presenti in basilica ieri hanno ricevuto il medaglione con impresso l'Agnello pasquale, un sacramentale poco conosciuto ma tradizionalmente associato ai riti papali.

«Sorelle e fratelli, al termine di questa Veglia vi verrà offerto un piccolo dono: l’Agnus Dei. È un segno che potremo portare nelle nostre case per ricordare che il mistero di Gesù, della sua morte e risurrezione è la vittoria del bene sul male. Lui è l’Agnello che dona lo Spirito Santo Consolatore, il quale non ci lascia mai, ci conforta nelle necessità e ci fortifica con la sua grazia (cfr At 15,31)»: durante la veglia in Basilica per il Giubileo della Consolazione, Leone XIV ha benedetto l'Agnus Dei, un sacramentale tradizionalmente associato ai riti papali e pasquali. Generalmente si benedice nel primo anno di pontificato e poi ogni sette anni, oltre che negli anni giubilari (l'uso fu ripreso anche da papa Francesco durante il Giubileo della Misericordia).
L'Agnus Dei è un medaglione di cera con su impresso l'Agnello pasquale, «simbolo di resurrezione e segno di speranza», mentre «sull’altro lato della medaglia» – leggiamo nel sito del Giubileo – vi è «la rappresentazione della Madonna Salus Populi Romani, cara alla città di Roma». Durante la celebrazione il Papa ha così introdotto il breve rito: «Questo Agnus Dei esprime il desiderio di partecipare allo spirito della Passione di Cristo, perché coloro che soffrono sentano che sono uniti a Cristo Salvatore che con la sua morte e resurrezione ci ha redenti e ci ha aperto il passaggio alla vita eterna». Quindi ha proceduto alla benedizione con queste parole: «O Dio, autore e perfezionatore della santità, tu chiami i rinati dall’acqua e dallo Spirito alla pienezza della vita in Cristo e alla perfezione della carità; guarda benigno i tuoi fedeli che ricevono devotamente questo segno della Passione di Cristo; fa’ che diventino sempre più conformi all’immagine del tuo Figlio, perché al termine della vita, con l’aiuto della Vergine Madre, possano entrare nella gioia della tua dimora. Per Cristo nostro Signore».