Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristo Re a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Affidarsi alla misericordia

Dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo stava a vedere (Lc 23,35)

Schegge di vangelo 23_11_2025 English Español

In quel tempo, dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio. tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». (Lc 23,35-43)

Di fronte alle provocazioni dei capi e dei soldati, Gesù non risponde. Le uniche parole che pronuncia sono rivolte al secondo condannato, che riconosce la giustezza della pena inflitta per il male commesso e supplica Gesù di ricordarsi di lui quando entrerà nel Regno dei Cieli. La sua richiesta viene accolta perché esprime sia un umile riconoscimento della propria colpa sia un affidamento completo alla misericordia divina. Come il buon ladrone, anche noi possiamo affidarci alla potenza di Gesù per respingere l’ultima tentazione della disperazione e accedere alla salvezza. Riesci a riconoscere con umiltà le tue colpe e le conseguenze dei tuoi errori? Ti affidi alla misericordia di Gesù nei momenti di sofferenza e tentazione?